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L’unità tattica fondamentale:
4 vs 4 + 2 portieri.

In età giovanile, il giocare 4 vs 4 più 2 portieri ( naturalmente in spazi ridotti e, se possibile, con palloni e porte adeguati) diventa di basilare importanza, perché, oltre al lavoro individuale tecnico tattico dell’1:1 e del tiro verso la porta, in questa partita si trova il piano fondamentale semplificato di tattica ( tre soluzioni di gioco al compagno col pallone): si comincia a pensare di giocare anche senza pallone.
Questa richiesta è semplice da capire perché lo spazio da occupare è facilmente riconoscibile e interpretabile e, nello stesso tempo, non ha troppe variabili determinate dal movimento di troppi compagni ( se si giocasse in numero superiore) e dei loro rispettivi avversari.
In questo spazio ridotto tutti i compagni sono facilmente raggiungibili da un passaggio, quindi, tutti sono sempre interessati nel gioco e lo spazio è compatibile con le capacità motorie dei soggetti.
Viene stimolata, ulteriormente, la situazione fondamentale dell’1:1; tutti possono andare in conclusione anche con un’azione personale, in quanto la porta avversaria non è tanto distante.
Questo esercizio si può proporre come una normale partita con il solo suggerimento di cercare di dare sempre al possessore le tre soluzioni di destra, sinistra e frontale ( avanti oppure dietro) e basta.
In età giovanile è la migliore partita che si può proporre, in quanto le variabili sono facilmente percettibili e i ruoli diventano ininfluenti: tutti sono interessati alle due fasi di gioco

Questa partita diventa un modo per far sentire protagonisti tutti i piccoli atleti: inoltre ha il vantaggio pratico che, dividendo lo spazio grande a disposizione in tanti altri piccoli campi, tutti i partecipanti alla seduta sono coinvolti contemporaneamente nel gioco:
poiché si disputano diverse partite nello stesso momento e l’apprendimento tecnico-tattico diventa più immediato poiché viene semplificato dal numero ristretto dei competitori e le richieste di gioco sono minime, ma molto chiare e facilmente comprensibili.
Con questo tipo di partita non corrono più tutti dietro la palla, perché il campo ridotto e il numero dei giocatori danno la possibilità di usufruire di uno spazio proprio col posizionamento logico ( non si parla di smarcamento nel senso tecnico della parola) e, nello steso tempo, di poter essere servito. Tutti i partecipanti non stanno fuori dalla situazione di gioco per un periodo di tempo troppo lungo, cosa che avviene su spazi troppo ampi: tutti sono sempre direttamente coinvolti, anche se in questa partita si ripete spesso l’azione individuale e poche volte quella collettiva.
Ricordarsi sempre che lo spazio deve essere in funzione delle capacità e possibilità dei bimbi e che, comunque, non si deve pretendere una prestazione di qualità.
Un tipo di partita, questa, la più idonea per un apprendimento semplificato e utile.